Il 10 agosto di un anno fa moriva a Roma Michela Murgia. La scrittrice originaria di Cabras, dove era nata nel 1972, ha vinto i premi Campiello, Dessì e SuperMondello con “Accabadora”. Da sempre si è impegnata per abbattere il muro del patriarcato e sviluppare il concetto di famiglia “queer”.

Nel suo primo libro, “Il mondo deve sapere”, aveva raccontato le vicissitudini degli operatori di telemarketing che lavoravano in un call center facendo emergere stati di sfruttamento economico e manipolazione psicologica.

Era maggio del 2023 quando aveva rivelato di soffrire di una forma di adenocarcinoma renale al quarto stadio con metastasi ai polmoni, al tessuto osseo e al cervello: «Mi restano pochi mesi di vita». A luglio, quando le sue condizioni erano già gravi, ha sposato in articulo mortis l'attore e regista Lorenzo Terenzi.

Il funerale si è svolto nella basilica di Santa Maria in Montesanto in piazza del Popolo. All’uscita della bara la folla ha cantato “Bella ciao”.

Dopo la sua morte, l'artista Laika ha realizzato un murale sull'edificio del V Municipio a Roma con la scritta “Ricordatemi come vi pare”: Michela Murgia appare avvolta dai colori della bandiera della comunità Lgbtqi+. Esiste inoltre il murale disegnato dell'artista internazionale MP5 al Municipio 8 di Milano.

(Unioneonline/s.s.)

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