Si articola quest’anno su tre mesi, da fine settembre a fine novembre, la trentottesima edizione del Premio Dessì per la letteratura (“Cercatori di meraviglie”), il più prestigioso in Sardegna, che prende il nome dall’immortale autore di “Paese d’ombre” e che si svolge, come sempre, nel paese che grande importanza rivestì nella sua vita, Villacidro.

Sabato 25 novembre saranno nominati i vincitori di quest’anno, che vedono candidati, nella nella categoria Narrativa, Silvia Ballestra, con “La Sibilla. Vita di Joyce Lussu” (Laterza), Ermanno Cavazzoni, con “Il gran bugiardo” (La nave di Teseo) e Gennaro Serio, con “Ludmilla e il corvo” (L'orma editore); Paolo Febbraro, con “Come sempre. Scelta di poesie 1992-2022”, (Elliot Edizioni), Umberto Fiori, con “Autoritratto automatico” (Garzanti) e Enrico Testa, con  “L’erba di nessuno” (Einaudi) i finalisti, invece, nella sezione Poesia.

La giuria, presieduta da Anna Dolfi, è composta da Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Luigi Mascheroni, Gino Ruozzi, Stefano Salis, Gigliola Sulis, Nicola Turi e da un rappresentante della Fondazione Dessì. «Già decisi», spiega Caocci, «il premio speciale della giuria, che andrà quest’anno alla farmacologa e senatrice a vita Elena Cattaneo, mentre il premio speciale della Fondazione di Sardegna è stato assegnato a Lucio Caracciolo, giornalista e fondatore della rivista di geopolitica Limes». Presenterà l’evento Neri Marcorè, con intermezzi musicali del chitarrista olbiese Marino De Rosas.

Il programma di spettacoli, incontri con gli autori e concerti — tutti gratuiti — è iniziato ieri con il concerto di Mauro Ermanno Giovanardi.

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