"Le donne lo sanno che niente è perduto, che il cielo è leggero però non è vuoto", canta Luciano Ligabue in una delle sue celebri canzoni, ma alcune donne oltre a saperlo agiscono per dare una svolta alla propria vita e, come scrisse Dante nella Divina Commedia, uscire a riveder le stelle.

Tutte le stelle, ma soprattutto il Sole, che con il suo calore benefico e la sua forza luminosa regala luce e nuova vita a chi confida in lui e ha la forza di reagire. E proprio di questa luce parla il racconto con cui la scrittrice iglesiente Erika Carta ha vinto la sedicesima edizione del premio letterario "Donne al traguardo", promosso dall'omonima associazione fondata nel 2001 con il nobile intento di aiutare le donne in difficoltà a spiccare nuovamente il volo verso orizzonti più sereni.

Quando lo scorso 18 dicembre, al Teatro del Segno di Cagliari, la trentaduenne nata e cresciuta nel capoluogo sulcitano ha saputo di aver vinto il primo premio, non è riuscita a nascondere l'emozione e, soltanto dopo alcuni giorni, ha realizzato di avercela fatta.

"Come prima cosa vorrei ringraziare l'Associazione Donne al Traguardo Onlus. Ricevere questo riconoscimento è stato motivo di grande gioia per me, e tengo a sottolineare che l'intenso lavoro che loro svolgono ogni giorno per aiutare le persone in difficoltà è davvero ammirevole", ha commentato Erika.

La passione per la lettura è stata per lei il trampolino di lancio verso la scrittura, passione che la accompagna fin dall'infanzia: "Da bambina avrò riempito chissà quanti diari, ricordo di aver iniziato a farlo quando ero molto piccola. A divorare libri, invece, avevo cominciato ancora prima. Nel corso dei miei studi, ho avuto la fortuna di avere insegnanti che mi hanno incoraggiata a seguire questa mia inclinazione e a loro sono molto grata".

Dopo la maturità al liceo scientifico-tecnologico di Iglesias, la scelta di intraprendere gli studi universitari presso la facoltà di Psicologia. "Col tempo, però, mi sono resa conto di aver sbagliato strada. I libri sono la mia vita, la mia passione. Per questo ora frequento un corso di Editing e Editoria e sono entrata a far parte dell'Associazione Culturale ArgoNautilus di Portoscuso, che tra le altre cose si occupa di organizzare la Fiera del Libro di Iglesias".

Erika Carta
Erika Carta
Erika Carta

Mentre parla del concorso che l'ha resa "Donna al Traguardo 2017", gli occhi color mare di Erika Carta luccicano come le acque limpide che abbracciano lo scoglio di Pan di Zucchero, tanto caro a tutti gli iglesienti. Una volta letto il tema del racconto, l'ispirazione l'ha portata a scrivere di getto una storia molto personale, vissuta anni fa dalla sua famiglia e ormai superata. Un esempio, un incoraggiamento e una spinta per tante donne che vivono un amore malato, segnato da una violenza psicologica che, seppur senza lividi, limita l'esistenza di chi lo vive.

Il racconto vincente altro non è che la storia di una donna, madre di due bambine, che le hanno dato la forza per dire addio a un amore soffocante. Una scelta dolorosa che ha permesso alla protagonista e alle sue creature di vivere col tempo una nuova vita.

"Dopo di me hanno parlato anche donne che purtroppo hanno subito violenze fisiche e a loro va tutta la mia solidarietà. La mia è una storia diversa, io ho anche molti bei ricordi legati a mio padre, ma era necessaria una svolta, e l'obiettivo di questo racconto è dimostrare che chi ha il coraggio di cambiare, prima o poi, supera tutti i problemi e rivede la luce", conclude Erika Carta. Alla fine, insomma, quando il Liga canta "Le donne lo sanno, c'è poco da fare, c'è solo da mettersi in pari col cuore, lo sanno da sempre, lo sanno comunque per prime", ha davvero ragione.
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