Due appuntamenti corali intitolati “Inaudita Carmina”, un programma monografico in cui spiccano le composizioni inedite del maestro Antonio Sanna, indimenticato direttore del Coro Polifonico Turritano prima e dei Cantori della Resurrezione poi, fondati a Porto Torres.

Protagonista il Coro Regionale Sardo don Antonio Sanna, gruppo che nasce da un progetto avviato nel 2019 formato da 54 cantori provenienti dalle formazioni vocali iscritte alla Fersaco.

L’appuntamento è per domani, sabato 4 marzo, alle 20, a Quartu Sant’Elena, nella chiesa di Santo Stefano.

Sabato 11 marzo è in programma un secondo evento a Sassari, sempre alle 20, nella chiesa Mater Ecclesiae.

Il progetto “Inaudita Carmina” è stato affidato dalla Fersaco a Laura Lambroni e a Fabio Fresi, attuali direttori, rispettivamente, del Coro Polifonico Turritano e dei Cantori della Resurrezione. Saranno loro ad alternarsi alla direzione del Coro Regionale Sardo don Antonio Sanna durante i due concerti che si svolgeranno nel capo di sopra e di sotto della Sardegna.

Un’unione simbolica delle principali esperienze artistiche del maestro Sanna e dell’amore verso un’Isola celebrata durante la sua vita, dal nord al sud, attraverso la musica corale e le numerose relazioni con i colleghi e gli appassionati di polifonia. Un’esperienza di rapporti e condivisione che ha portato, più di trent’anni fa, anche alla nascita della Fersaco, federazione regionale che raggruppa oggi circa ottanta cori e di cui don Sanna è stato cofondatore.

I concerti saranno introdotti dal musicista Gabriele Verdinelli che racconterà della figura di don Antonio Sanna come compositore, illustrando la capacità di utilizzare il materiale di musica popolare nelle composizioni di musica colta, la sua modalità compositiva e spiegando cosa lo spingeva a scrivere brani della tradizione popolare. In scaletta ci saranno brani sacri in italiano (La pace è l’uomo, su testo di Padre David Maria Turoldo e Ave Maria) e in latino (Pone me ut signaculum ed Ego dilecto meo, tratti dal Cantico dei Cantici).

Un repertorio che comprende anche i brani di ispirazione popolare magistralmente elaborati e reinventati in forma “colta” da don Sanna: dal Popule Meus al Babbu Soberanu, dal Rosario di Meana a Ninnia, dal Duru Duru sino a Tres Arrosas, per concludere con una elaborazione a cinque voci del Deus ti salvet Maria.

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