Sarà inaugurato sabato 15 luglio il Museo dedicato all’artista Liliana Cano, che dal 2011 è cittadina onoraria di Ittiri. Prenderanno parte alla giornata l’Arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba, il sindaco di Ittiri Antonio Sau, di padre Francesco Sechi, del presidente della Fondazione di Sardegna Giacomo Spissu, dell’assessore alla Cultura Baingio Cuccu e della storica dell’arte Mariolina Cosseddu,

Per l'occasione è stata allestita la mostra con le due serie dedicata a San Francesco: “L’eredità di San Francesco” e “Sinfonia cromatica a San Francesco”. L'esposizione è composta da 30 opere che occupa le tre sale degli spazi museali. «Il progetto del Museo dedicato a Liliana Cano - fanno sapere i promotori  - nasce da un’idea nata diversi anni fa e che si concretizzerà con l’inaugurazione della struttura. Questa idea nasce dall’incontro tra padre Francesco Sechi e la pittrice Liliana Cano che, legati da profonda amicizia, sentono l’esigenza di lasciare alla società un contributo della visione cristiana attraverso le opere a tema religioso realizzate nel corso della sua vita artistica. Per la realizzazione del progetto la pittrice ha donato un nutrito corpus di opere che formano la Collezione permanente del Museo che ha permesso la nascita della stessa Fondazione che gestisce tutte le attività del Museo senza scopo di lucro».

«La collezione permanente del Museo – continuano i promotori –  è formata da circa 90 opere, donate dalla pittrice, con tematica perlopiù religiosa anche se la missione del Museo ha altri obbiettivi, tra i quali la realizzazione di programmazioni in cui si potranno ospitare altre opere della pittrice ma anche opere e mostre di altri artisti contemporanei che praticano differenti linguaggi. Questa attività ha come finalità l’inserimento del Museo nei circuiti di promozione turistica e culturale, ravvivando tutti i canali che di volta in volta vengono attivati a seconda della necessità. Nello specifico si attiveranno le sinergie con le realtà similari (musei, percorsi per le visite a siti di rilevanza artistica e culturale oltre che paesaggistica) e sarà costantemente in contatto con analoghi centri di ricerca e documentazione, aventi la finalità di preservare la cultura e la tradizione della Sardegna».

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