Profumo di passato e di un’epoca lontana ma che continua a suscitare interesse e ad affascinare: è andata in scena ieri nella splendida cornice dei giardini pubblici a Cagliari, nel Largo Dessì, la fine del contest cosplay ispirato al romanzo dello scrittore Francesco Abate ‘’I delitti della salina’’: un libro dove la storia del capoluogo dei primi del Novecento vede muoversi Clara Simon, una affascinate e tenace cronista pronta ad oltrepassare tutti gli ostacoli che la separano dalla verità. Una figura intrigante e acuta che non è assolutamente intenzionata a fermarsi davanti alle avversità e ai pregiudizi.

La manifestazione, accolta con grande entusiasmo dai tanti spettatori presenti, è stata organizzata dal Club di Jane Austen Sardegna con l’obiettivo di diffondere il piacere della lettura e condividere un momento all’insegna della della raffinatezza.

Delle 22 proposte presentate al Club, con 33 persone coinvolte, ad aggiudicarsi il primo premio per la sezione individuale è stata l’elegante Claudia Carlini interprete del personaggio di Elisa Pilittu, andando a precedere Roberta Leu, che ha interpretato la contessa Vittoria Dessy Pinna, e il marito Alessandro Casula interprete del dottor Callisto Rombi. Claudia Carlini e Alessandro Casula, una coppia nella vita e in quella che è più di una semplice passione. Fanno parte della compagnia dei ‘’Vittoriani Itineranti’’ e le foto che li raffigurano sanno di una nostalgia che quasi si tocca con mano, lasciando il segno persino nel più disattento tra gli individui. La foto vincitrice di Claudia è stata scattata dalla brava Morena Verdi: posata su scale leggermente in penombra, l’interprete di Elisa Pilittu rivolge lo sguardo verso sinistra con disincanto, con un muro bianco e marrone chiaro a fare da sfondo illuminato da un filo di luce che si intravede dalla seconda rampa di scale. Claudia è stata anche la fotografa del marito Alessandro Casula, terzo classificato in uno scatto dalle tinte più cupe che lo raffigura mentre esce da una costruzione in pietra antica: ha uno sguardo fiero, quasi sorpreso mentre indaga ciò che gli si presenta davanti e tiene ben salda in mano una borsa marrone accesa. Scrupolo e dedizione, sono gli elementi che guidano la loro ricerca.

"Non siamo solo degli indossatori, come molti potrebbero erroneamente pensare”, specificano. Ogni qualvolta portiamo determinati indumenti noi ci sentiamo realmente appartenenti al periodo storico che andiamo a rappresentare. Lo analizziamo con cura, per comprendere al meglio il contesto in cui sono stati realizzati determinati abiti e così da comprenderne al massimo il valore dei dettagli”.

Il premio unico per la sezione gruppo è andato a Fabrizio Vanali per is piciocus de crobi, mentre a Daniela Ghironi è stato assegnato il primo premio per la foto più votata sui social network che ha visto protagonisti altri piciocus de crobi, vivaci ed elettrizzati nell’immedesimarsi nei loro coetanei di tanto tempo prima.

Ed è proprio il tempo, il fulcro a cui ruota attorno un evento ben riuscito, carico di brio ed entusiasmo grazie all’ironia genuina dei conduttori Massimiliano Medda e Claudia Aru. I dolci prati dei giardini pubblici si sono animati di eleganti figure femminili dagli abiti a tinte scure e tenui, oltre che da galantuomini dalle barbe curatissime e da vestiti riprodotti con minuzia, dai cappelli alle giacche passando per accessori pregiati che hanno valorizzato ancora di più accostamenti frutto di uno sguardo attento e del buon gusto. Raro di questi tempi ma palpabile come non mai in una sera d’estate che ricorda, una volta di più, che per andare avanti è prima necessario conoscere il punto da cui si è partiti.  

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