Dopo decenni a breve partirà una grande campagna diretta al restauro delle antiche terme romane a Fordongianus. Un intervento importante che sarà possibile portare avanti  grazie ad un finanziamento di 332 mila euro trasferito al Comune dalla presidenza del Consiglio con i fondi dell’otto per mille. Denari ai quali dovrebbero poi aggiungersi altre somme in possesso invece della Sovrintendenza a Beni archeologici e culturali.

“Siamo contenti che si vada ad intervenire su quello che è il bene più prezioso che abbiamo. La cooperativa lo gestisce in maniera egregia, ma è chiaro che le terme necessitano di interventi di manutenzione importanti che non si portavamo avanti in maniera così netta da molto tempo. Si interverrà per settori e non dovrebbe essere necessario chiudere alle visite il sito archeologico”, spiega il sindaco Serafino Pischedda.

Il progetto predisposto dalla Sovrintendenza interesserà diversi settori del complesso termale di età romana di Caddas. Si punterà in primis alla conservazione del sito archeologico, ma si guarderà anche allo studio e alla ricerca. “E’ previsto un necessario intervento di restauro e consolidamento delle strutture dell’impianto termale più a sud, le cosiddette Terme II, che avrà anche la funzione di regolarizzare i percorsi di visita all’interno degli ambienti migliorandone la fruizione. Con le stesse finalità si procederà al completamento dello scavo e al restauro delle delicate superfici decorate degli ambienti della cosiddetta domus dipinta, parte del complesso edilizio che si affaccia, a est, sulla grande e monumentale piazza lastricata”, spiega il sindaco. E aggiunge: “Si punta anche a riavviare le ricerche archeologiche sul sito, mettendo in luce nuovi settori destinati ad arricchire il percorso di visita, valorizzando un sito che nel panorama isolano riveste un eccezionale interesse archeologico”. Ora si attende l’avvio del cantiere per il restauro.

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