«Cara Unione, 

vi scrivo per segnalare la totale disinformazione a cui noi passeggeri, per lo più abbonati, siamo costantemente abbandonati da Trenitalia.

Questi giorni a causa dei danni causati dal maltempo la circolazione ferroviaria nella tratta da Decimomannu ad Iglesias e Carbonia è stata sostituita da una serie di bus sostitutivi che venivano pubblicati in un elenco nella sezione infomobilità del sito e app Trenitalia la tarda sera precedente.

Nelle stazioni non vi era nessuno avviso del servizio sostitutivo, i tabelloni riportavano la dicitura “cancellato” in corrispondenza di ciascuna corsa.

Gli annunci vocali erano spesso assenti e qualora presenti comunicavano la sola cancellazione del servizio e non anche la possibilità di usufruire del servizio sostitutivo.

É necessario curare maggiormente la comunicazione con i passeggeri-clienti precisando anche da quale fermata esattamente sia possibile trovare il servizio bus qualora siano più di una.

(foto inviata)
(foto inviata)
(foto inviata)

Il 29 ottobre dalle 17.50 per rientrare a casa aspettavo il bus sostitutivo del treno n. 5159 delle ore 18.05 da Carbonia per Villamassargia, come previsto dalla comunicazione pubblicata solo online del giorno precedente.

Attendevo tra il binario 0 e 1 della stazione intermodale, dove da anni è sempre stato possibile usufruire del servizio sostitutivo e dove al mattino il bus ci ha fatto scendere.

Salvo poi scoprire troppo tardi, che il bus della compagnia Cobus era partito puntuale ma dal lato opposto rispetto alla solita fermata, a circa 100 metri ma all'esterno della stazione intermodale seppure segnalata da apposito cartello fisso e nonostante un gradone di circa 40 cm che al buio è peraltro abbastanza pericoloso.

Non si è visto nessun dipendente Trenitalia per coordinare né l'autista del bus ha richiamato i passeggeri in qualche modo.

Invito pertanto chi di competenza ad aggiornare i monitor con la dicitura 'bus sostitutivo' e con l’annuncio vocale anche a precisare in quale fermata del bus sostitutivo ci si debba recare onde evitare di perdere la preziosa possibilità di salire per tempo sul bus ed evitare di mettere in moto dei bus che circolano vuoti intasando le strade piene di pendolari che viaggiano in macchina.

Basta “scusarsi per il disagio”.

Minimizzatelo il disagio la prossima volta.

Grazie».

Anna Maria Boscardin

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