"Cara Unione,

spero che questa richiesta di aiuto non rimanga inascoltata. Sono una pendolare che viaggia tutti i giorni per lavoro da Oristano a Cagliari e sono costretta a lavorare poiché sono un operatore sanitario. Ciò che si è verificato in questi giorni è stata la forte riduzione dei treni circolanti e questo ci sta. Il problema è che nei treni si sta registrando un assembramento di persone senza tener conto della distanza di sicurezza.

Ieri pomeriggio sul treno in partenza da Cagliari e diretto a Oristano delle 17.20 c'erano tante persone tutte ammassate nello stesso vagone centrale, e questo perché il vagone di testa e l'ultimo vengono chiusi ai viaggiatori per la sicurezza del personale.

Per di più arrivati alla fermata di Elmas Areoporto sono salite diverse persone (quasi tutte senza mascherina) che provenivano dalla penisola. Qualcuno, visto le tante persone nello stesso vagone, ha cercato di entrare in quello vuoto per mantenere la distanza di sicurezza, ma è stato cacciato in malo modo dal capotreno.

Ci sembra di essere carne da macello che non ha nessun diritto, siamo in balia delle decisioni di pochi che in barba a tutte le norme di sicurezza ci costringono a viaggiare in questo modo.

Michiedo: perché non ci sono controlli sui mezzi pubblici? Le regole in questi casi non valgono?

Grazie".

Caterina Vallese

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