“Cara Unione,

leggo tra le vostre lettere di un lettore che propone un aumento delle telecamere per scovare i cosiddetti ‘incivili’ dei sacchetti della spazzatura abbandonati per strada, addirittura allargandone l’utilizzo ai centri dell’hinterland di Cagliari, con un aumento notevole del budget per l’acquisto. Ora, a parte il fatto che non mi piace la parola ‘incivili’ a cui ormai ci stanno abituando, visto che la maggior parte dei cittadini non è così, credo in ogni caso che la minaccia di qualche telecamera servirà solamente alla pubblica amministrazione per dimostrare che si sta facendo di tutto per risolvere il problema dei rifiuti per strada, mostrando i muscoli e minacciando qualche ingenuo che non si è accorto di essere ripreso. Mi piacerebbe sapere quanti di costoro pagheranno veramente la sanzione.

Non sarebbe meglio invece ‘copiare’ quello che da qualche tempo ci ha insegnato lo Stato autorizzando l’inserimento in bolletta Enel del canone Rai che molti non pagavano più? In città non c’è famiglia che non abbia l’allaccio Abbanoa dell’acqua potabile, e il Comune credo sia titolato a conoscerne gli elenchi relativi; a questo punto basta che incrocino i dati di costoro con quelli che già pagano la Tari e con un semplice clic si hanno tutti i nomi che non compaiono.

Basta convocare tutti questi signori chiedendo spiegazioni, aiutando quelli che hanno veramente delle necessità e, nel caso non si facciano vivi, inserendo i nominativi con i relativi indirizzi in cartella esattoriale.

Solo conoscendo nomi e cognomi si risolve il problema, lasciando da parte minacce e spot televisivi che servono solo a spendere soldi inutilmente. Non credo poi sia il caso di mettere in mezzo la privacy, visto che nulla verrà reso pubblico e le persone verranno informate nella comunicazione che verrà loro inviata. 

Distinti saluti".

Nino Pusceddu – Cagliari

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