"Gentile redazione

credo che in tema di pensioni, da parte del Governo, sia stata fatta molta confusione e altrettanta demagogia.

Al momento un fatto è certo: se circa 300mila cittadini, secondo le stime, nel 2019 potranno andare in pensione godendo della cosiddetta quota 100, un ampio numero di pensionati non godrà invece di alcun beneficio. Anzi, molti saranno penalizzati.

Le ragioni sono essenzialmente due. Coloro che godono delle cosiddette pensioni d'oro, oltre i 100mila euro lordi annui, dovranno pagare un contributo di solidarietà variabile dal 10 al 40 per cento della parte eccedente i 100mila euro. Una misura molto decantata soprattutto dagli esponenti del M5S, ma che nella realtà riguarda un limitato numero di persone, circa 30mila, e che secondo i calcoli dovrebbe garantire circa 76 milioni di euro in tre anni.

Più esteso sarà invece l'effetto di un altro provvedimento, e cioè il blocco della rivalutazione sugli assegni pensionistici che superano i 1.522 euro al mese, pari all'1,1 per cento per il 2019: da questa misura il governo otterrà circa 2,2 miliardi in tre anni, e 4,7 nei prossimi cinque anni.

Credo che i tagli siano sempre impopolari e difficili da far digerire, ma la politica dovrebbe avere degli obblighi di trasparenza nei confronti dei cittadini".

Massimo Loi - Cagliari

***

Potete inviare le vostre lettere e segnalazioni a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)
© Riproduzione riservata