“Cara Unione,

sono rappresentante degli studenti nel Consiglio d'Istituto del Liceo Scientifico statale ‘A. Pacinotti’ di Cagliari.

Scrivo per esprimere il mio dissenso rispetto allo sciopero degli studenti iniziato lunedì per chiedere un ritorno, temporaneo, alla didattica a distanza.

Posso senz'altro capire che non tutti si sentano in sicurezza ad andare a scuola visti i dati giornalieri dell'andamento della pandemia. Tuttavia, d'altra parte credo sia giusto considerare che nelle scuole sia obbligatorio utilizzare le mascherine, mantenere il distanziamento interpersonale ed arieggiare gli ambienti.

Non capisco cosa risolverebbe chiudere le scuole se rimangono aperti i locali, i bar, le pizzerie, i ristoranti e via dicendo. Non comprendo perché privare i ragazzi di andare a scuola permettendogli però di frequentare i locali sopra menzionati.

Mi è difficile prendere atto del fatto che nonostante una significativa adesione dei ragazzi tra i 12 e i 19 anni alla campagna vaccinale, dimostrando fra l'altro un atto di grande responsabilità sociale, si torni a parlare di una chiusura delle scuole, della privazione della didattica in presenza per migliaia di ragazzi.

Sono cosciente del fatto che solo una minoranza degli studenti, stando ai sondaggi, la pensa come me, ma sento il dovere di esprimere il mio dissenso verso un possibile ritorno alla didattica a distanza, che a mio parere sarebbe un fallimento e qualcosa di veramente triste. Con le mie poche righe vorrei semplicemente invitare a una riflessione prima che vengano prese le decisioni da chi di competenza”.

Daniele Fois – Cagliari

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