«Cara Unione,

sono stata per oltre 40 anni una maestra della scuola dell’infanzia. E non posso credere alla notizia che una dirigente scolastica abbia annullato la festa del papà perché la “famiglia modello” non esiste più.

Il 19 marzo, come ho sempre insegnato ai miei piccoli alunni, è festa anche per chi un papà non ce l’ha. E la prima regola che ogni insegnante dovrebbe conoscere è che con i bimbi non si può né si deve mentire, tanto meno restare in silenzio.

Spiegare ai piccoli le “cose grandi” con un linguaggio alla semplice, è a mio avviso doveroso ed è sorprendente come i piccoli possano interiorizzare, comprendere e maturare consapevolezze.

Se posso aggiungere, c’è anche chi ha un padre presente, ma assente, un rapporto vuoto che può generare le stesse ansie e difficoltà di chi un padre non ce l’ha.

E allora, anziché cancellare, pensiamo a una rinnovata narrazione, per lenire quella ferita che va compresa, e curata, il prima possibile.

Grazie dell’attenzione».

A.M. – Cagliari

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