"Gentile redazione,

leggendo le nuove norme relative alle chiusure domenicali dei negozi non si può, da commercianti ma non solo, non restare quanto meno sorpresi.

Sono infatti ormai noti i dati che parlano di un'economia in recessione e di consumi in calo. E ci si chiede allora il senso di un provvedimento che porta alla chiusura dei negozi per metà delle domeniche, per almeno otto festività, e che vieta le aperture notturne.

Fra l'altro, con quale ratio si dispone per consentire le aperture solo nei centri storici vietandole, invece, nelle periferie? Come se il diritto di fare acquisti la domenica dovesse essere prerogativa solo di turisti e ricchi abitanti dei centri cittadini.

E poi: ma chi lo dice che la gente la domenica non vuole lavorare?

Mi sembra un provvedimento che dietro una facciata di finta difesa dei lavoratori 'domenicali' finirà per penalizzare buona parte della popolazione.

L'ennesima presa di posizione di un Paese che anziché andare avanti si chiude su se stesso.

Grazie dell'attenzione".

A.P. - Cagliari

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