“Cara Unione,

il 29 dicembre scorso mio suocero è stato ricoverato per una febbre a 39. È stato lasciato in ambulanza dalle 14.30 sino alle 23.30 senza bere e senza mangiare, anche senza coperta: quando l’abbiamo raggiunto alle 22, per avere notizie, ci siamo accorti che era ancora buttato in ambulanza, stremato e con febbre altissima.

Alle 22.30 abbiamo quindi iniziato a lamentarci, e la risposta è stata che il tampone molecolare non era ancora arrivato.

Mio suocero ha fatto poi 30 giorni di ospedale: aveva un’infezione alle vie urinarie e una lieve pleurite, ma purtroppo per via delle restrizioni mia suocera è potuta entrare 2 volte e poi basta. Nonostante mia suocera avesse una doppia vaccinazione.

Detto ciò circa 3 settimane fa è stato dimesso dal Policlinico: la sorpresa è stata vedere un uomo con 15 chili in meno, allettato, non parlava più e non mangiava più, oltretutto con delle piaghe che ad oggi lo stanno portando alla morte per l'infezione in corso con febbre a 38 nonostante 10 giorni di antibiotico.

Chiediamo la pubblicazione di questa lettera poiché certe situazioni crediamo non dovrebbe accadere né ripetere. Da parte nostra abbiamo anche già inoltrato denuncia al tribunale di Cagliari del malato.

Grazie dell’attenzione”.

Lettera firmata (*)

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