“Mio figlio positivo al Covid, e nessuno che ci ha mai contattato né detto cosa fare”
“Ritengo fosse un nostro diritto, oltre che un dovere dell’autorità sanitaria. Ma evidentemente mi sbaglio”
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
“Cara Unione,
il 5 maggio scorso mio figlio 17enne è risultato, referto alla mano, positivo al Covid-19.
Il nostro nucleo familiare è composto da 4 persone, compresi il ragazzo contagiato e la sorella, una bambina di 13 anni, che fra l’altro dormono nella stessa stanza.
Abbiamo quindi atteso, e pià volte sollecitato, un contatto dall’Ats perché fossero completati gli accertamenti sul nucleo familiare e altri eventuali contagi.
Ritengo fosse un nostro diritto, oltre che un dovere dell’autorità sanitaria.
Invece, nessuna comunicazione, nessun tampone, nessun tracciamento o accertamento fatto.
Nessuna risposta ad una mia accorata email (da padre di famiglia preoccupato).
Nessuna risposta alle innumerevoli chiamate ai numeri degli uffici competenti e nessuna possibilità di chiedere informazioni.
Mi chiedo come tutto ciò sia possibile.
Grazie dell’attenzione”.
A.F. – Carbonia
***
Potete inviare le vostre lettere, segnalazioni e contenuti multimediali a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.
(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che esprimono opinioni, denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)