“Cara Unione,

siamo in uno stato che ha due pesi e due misure. Bravi i giudici che hanno applicato la legge attenendosi alla virgola ai regolamenti e condannato Mimmo Lucano, non bravi quei giudici che troppo facilmente assolvono i nostri politici da colpe gravi che hanno causato al Paese perdite rilevanti di denari pubblici e di immagine verso le altre nazioni.

Condannato un sindaco di una piccola realtà gravata da un’invasione di emigrati che in qualche modo si è trovato costretto a gestire.

Mimmo Lucano con il suo ‘ammorbidire le leggi’ aveva ridato vita ad una landa deserta destinata ad estinguersi, dove i piccoli negozi avevano riaperto, la pulizia urbana era diventata un fiore all’occhiello, gli anziani avevano trovato la giusta assistenza.

Un modello di gestione oculata dei migranti di cui si era discusso anche all’estero e poi attaccato da una campagna diffamatoria e una giustizia inflessibile.

Una condanna, a mio avviso, che non farà altro che tarpar le ali a chi crede in un futuro, forse meno ‘giusto’, ma senz’altro migliore”.

E.F. – Carbonia

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