"Cara Unione,

con la seconda ondata del Covid-19 spiace dover constatare che, il pizzico di umanità che con la prima fase dell'epidemia ci era rimasto, sia stato quasi del tutto spazzato via.

Il risultato è un male ancor più profondo, più invisibile e subdolo del virus che sta, purtroppo, contagiando la specie umana, con buona pace di tutti coloro che pensano che da questa drammatica esperienza impareremo qualcosa di importante e alla fine non potremo che essere migliori.

Purtroppo capita infatti di assistere a episodi sempre più frequenti di vera e propria intolleranza: c'è chi aggredisce i genitori dei compagni di classe del figlio perché non annunciano, urbi et orbi, perché il bimbo si è assentato da scuola magari anche solo per un giorno, chi si erge a paladino della giustizia, anche sui social, sentendosi investito del sacro potere di stigmatizzare ogni comportamento che a suo dire non è consono alle recenti ordinanze (che puntualmente non ha letto).

Probabilmente siccome il virus è molto difficile da sconfiggere, alcune persone, evidentemente esasperate, puntano su bersagli che si possono colpire più facilmente e contro cui sfogano gratuitamente rabbia e frustrazione.

Le norme di contenimento del virus vanno ovviamente rispettate. È però inaccettabile, da parte mia, il fatto che semplici cittadini possano improvvisarsi agenti di polizia denunciando in maniera grossolana presunte violazioni delle misure restrittive, sulla base di una percezione distorta della realtà, a cui si aggiunge un'imbarazzante ignoranza.

Grazie dell'attenzione".

Anna Cau - Cagliari

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