"Orrì con i suoi oleandri, i suoi gigli, le sue mimose; Orrì col il profumo di salsedine che ti entra nelle ossa; Orrì d’inverno, quando il mare arriva quasi fino alla strada, e le sue onde spazzano l’arenile.

Orrì orgoglio di Tortolì, Orrì che brucia: sferzata dal maestrale e dalle mani dei piromani, che in una giornata d'estate hanno cercato di distruggerla.

Orrì solcata dai canadair e dagli elicotteri, che hanno tentato di salvarla insieme all'aiuto di tutti coloro che, in quel giorno, non l'hanno abbandonata.

Grazie a chi ha lottato contro quelle fiamme assassine che hanno lasciato il segno, alle forze dell'ordine che hanno fatto sì che nessun incidente succedesse, e che tutto procedesse senza pericolo.

Grazie ai Vigili del Fuoco, Corpo Forestale, Ente foreste, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, forze varie che hanno cercato di domare con tenacia, coraggio e professionalità la forza della natura, ahimè, provocata da mano assassina.

Grazie a quelli angeli del cielo che a ciclo continuo, dall'alba al tramonto, hanno buttato giù l'acqua del nostro mare per proteggere le nostre case, la nostra terra, e le nostre vite.

Grazie a chi, fino a notte fonda, era lì a spegnere fino all'ultimo tizzone, primo cittadino compreso, e a chi, la mattina seguente, quasi per magia, nonostante i pali elettrici bruciati, ha permesso che l'energia elettrica tornasse nelle nostre case.

Grazie a tutti coloro che quel giorno c'erano".

Diana Barrui - Orrì

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