“Cara Unione,

ho letto nei giorni scorsi i vostri articoli in merito alla ‘stretta’ sui trasporti messa in atto dal Governo in ottica di contenimento della pandemia da Covid-19.

Leggo delle indicazioni per i taxi – massimo due viaggiatori se non appartenenti allo stesso nucleo familiare –, dei controlli serrati nelle stazioni dei treni. Resto invece sconcertata quando, a proposito di trasporto pubblico locale, nessuno fa cenno al sovraffollamento sui bus dove ogni giorno viaggiano migliaia di studenti e molti, laddove nella fascia d’età sotto gli 11 anni non ancora raggiunta dal vaccino, totalmente sprovvisti di qualsiasi arma di difesa contro il contagio. Si parla, genericamente, di ‘attività di sanificazione’ e di controlli più stringenti, che mi chiedo se mai realmente avverranno, anche perché il personale in servizio è quello che è. Nulla, invece, per quanto concerne la limitazione degli accessi.

Ma è mai possibile che i nostri figli debbano continuare a viaggiare su veri e propri ‘carri bestiame’ anche in tempo di pandemia?

Poi normative rigidissime all’interno delle scuole, genitori messi non solo alla porta ma addirittura in strada se sprovvisti di green pass.

Credo che ogni ulteriore commento sia superfluo.

Grazie dell’attenzione”.

A.M. 

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