Pubblichiamo oggi la lettera di un turista milanese che, a un anno di distanza da una multa presa - giustamente - per divieto di sosta a Sant'Anna Arresi, ma saldata erroneamente con un importo superiore, non si è mai visto restituire il denaro versato in eccesso.

Il turista, a questo punto, dice che rinuncia ad una questione portata avanti solo per ragioni di principio. L'amara riflessione è su un'Autorità pubblica a volte troppo distante dai cittadini.

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"Gentile redazione,

il 23 agosto scorso ho festeggiato il compleanno, a un anno esatto di distanza da una multa per divieto di sosta ricevuta nel comune di Sant'Anna Arresi, in provincia di Cagliari. E con l'occasione voglio fare un regalo al comune di Sant'Anna Arresi, rinunciando, mio malgrado, al rimborso di una multa che mi spetta.

Spiego meglio i fatti.

Sulla multa nulla da dire: il 23 agosto 2016 io e mia moglie, turisti milanesi ospiti per qualche giorno da nostri amici sardi, decidiamo di festeggiare il mio compleanno visitando la spiaggia di Cala Barracca.

Arrivati alla spiaggia notiamo che c'è un grosso parcheggio, ma è assolato e polveroso. Noi siamo in moto e lasciarla lì, anche solo per pochi minuti, significa poi sedersi su un sellino rovente. Considerato che non è detto che passeremo la giornata proprio in quella spiaggia, decido di parcheggiare la moto di lato alla strada, in un rientro, sotto un albero. In quel tratto c'è il divieto di sosta ma io la moto non la parcheggio sull'asfalto, poiché disturberebbe il traffico, e neppure sul marciapiedi, che non c'è, ma in una zona sterrata laterale, dove, a mio avviso, non da fastidio a niente e nessuno. Dopo un paio d'ore decidiamo di proseguire il nostro itinerario, e sul cupolino della moto troviamo una multa per divieto di sosta.

Il giorno successivo mi reco al Comando della Polizia Municipale di Sant'Anna Arresi e dopo varie vicende riesco a parlare con la vigilessa che mi ha multato; spiego tutta la dinamica sopra descritta ma la vigilessa non transige e codice alla mano conferma la multa inflitta. Mi dice che se non condivido posso fare ricorso ed andare dal Giudice. Ovviamente non faccio nulla del genere, ci mancherebbe, e pago la multa di € 41,00 appena possibile, il 26 del mese. Il giorno successivo, il 27, nell'archiviare il tutto noto che, avendo pagato entro i 5 gg successivi alla data della multa, avrei avuto diritto ad uno sconto di € 12,30. Purtroppo l'ho notato tardi in quanto la parte che riguardava lo sconto era scritta a mano e vuoi per la forza con cui è stata pigiata la penna, vuoi per la carta a carbone che ha lasciato poca impronta, vuoi per il tempo che è rimasta al sole...fatto sta che per leggerla ho utilizzato una lente di ingrandimento.

Capito che avevo pagato in eccesso e non essendo più in Sardegna, ho inviato una e-mail alla Polizia Municipale di Sant'Anna Arresi spiegando il tutto ed allegando, scannerizzata, la copia della multa in mie mani a giustificazione della difficoltà di lettura che aveva creato l'equivoco. Dopo l'e-mail ed alcune telefonate, il 30 settembre 2016 mi giunge risposta dalla Polizia Municipale in cui mi si scrive che avrebbero provveduto al rimborso, e mi chiedevano per questo i dati anagrafici.

Soddisfatto per la pronta risposta e la disponibilità al rimborso mando quanto richiesto il giorno successivo, ma da allora più niente. Ai numerosi solleciti le risposte seguite sono state di rassicurazione, del tipo "l'ufficio provvederà al rimborso", e poi "il rimborso avverrà nel 2017, sicuramente già da gennaio. Il problema, anche se l'importo è irrisorio, è dovuto al fatto che non abbiamo un capitolo di uscita per somme pagate in eccedenza e al momento non è possibile crearne uno. Non appena verrà creato il capitolo si provvederà ad effettuare il rimborso". In data 30 maggio 2017 mi scrive addirittura anche il sindaco, dicendo che solleciterà personalmente "gli uffici preposti". Poi più nulla.

A questo punto, a un anno esatto di distanza, informo l’amministrazione pubblica che io RINUNCIO.

Come ho anche scritto al Sindaco in una delle mie missive, non è il valore monetario (modesto) che mi ha spinto a pretendere la restituzione di quanto sopra ma è, come si dice spesso, una questione di principio. La sensazione è, infatti, che quando il cittadino deve pagare, le Autorità sono rigide ed inflessibili su costi, date e modalità. Quando, viceversa, sono le Autorità che devono sborsare, allora tutto diventa più flessibile, aleatorio e, talvolta, inevaso.

Questa mia rinuncia non so se sia un successo per il Sindaco, la Ragioneria o la Polizia Comunale, o magari per i cittadini di Sant'Anna Arresi che avranno ben 12,30 € di tasse in meno da pagare.

Di certo, a mio avviso, è una sconfitta per la Legalità e la Giustizia. Poi non ci si lamenti se i cittadini si sentono sempre più distanti dallo Stato e da chi li rappresenta".

Tarcisio Pastori - Milano

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