Pubblichiamo oggi la lettera di denuncia sulla situazione di precarietà, che non pare trovare una felice soluzione, di circa 60mila supplenti negli istituti scolastici del Paese.

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"Gentile redazione,

scrivo perché credo sia importante informare sulla vergognosa situazione che noi Diplomati Magistrali Italiani stiamo subendo ad opera del Ministero dell'Istruzione, Università e della Ricerca e dal massimo organo di giustizia amministrativa presieduto dal dottor Alessandro Pajno.

Dopo una travagliata vicenda durata più di un decennio abbiamo ottenuto il riconoscimento abilitante per l'insegnamento nella scuola primaria nel 2014, ma non possiamo accedere alle “graduatorie ad esaurimento” da cui si entra per i ruoli perché la sentenza della Plenaria, purtroppo per noi, è stata negativa.

L'Assemblea Plenaria contraddicendo le precedenti sentenze favorevoli all'inserimento in Gae dimostra, in maniera palese, quanto la sentenza sia politica e non giuridica smentendo, di fatto, l'indipendenza della magistratura italiana.

Tutto ciò ricade sulle spalle di circa 60mila supplenti che non solo reggono il sistema scolastico italiano, ma non ricevono da mesi lo stipendio ledendo così uno dei diritti umani più importanti della persona: il diritto ad un sostentamento adeguato per sé e per la propria famiglia".

Grazie dell'attenzione,

Priama Pia Murtas – Pimentel

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