La lettera del giorno: "Cagliari invivibile? Vorreste un carabiniere per ciascuno?"
Pubblichiamo oggi la riflessione di un lettore sui commenti alla notizia dell'aggressione a danno di uno studente avvenuta a Cagliari: "Si pretende un carabiniere per ogni persona?".
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Gentile redazione,
si provi a leggere il livello culturale dei commentatori della notizia "Cagliari, studente in coma. Arrestato l'aggressore".
Hai voglia tu di ripetere che l'Italia, in base alla popolazione, ha il più alto numero di forze dell'ordine del mondo democratico. Che negli Stati scandinavi, e non solo, i vigili urbani e i Carabinieri non esistono.
Tutto è finalizzato, da parte di questi scrittori che non sanno come trascorrere la giornata, alla dimostrazione che Cagliari sia una città invivibile, naturalmente per colpa del sindaco.
Fra questi alti letterati che commentano, darei la medaglia d'oro a tale "Vic80". Questo suo commento andrebbe messo in cornice e presentato per l'assegnazione del Premio Pulitzer.
Povera Sardegna come sei ridotta! Non ti riconosco più.
A leggere quanto si scrive, si pretende un poliziotto o carabiniere per ogni persona!
Lo ripeto per la millesima volta: per far cambiare la "mentalità" retrograda dei miei corregionali sardi bisognerebbe trasferirli tutti coattivamente per almeno due anni in uno Stato scandinavo, dove per esempio vedere in giro un poliziotto è cosa rara.
A contatto con quelle genti, con l'educazione innata, col senso della collettività e del bene comune, con l'autodisciplina acquisita fin da bambini, con l'idea di dover pagare le tasse, e non di evaderle come fa la metà degli italiani, per contribuire al benessere sociale di tutti, dopo due anni, tornando nella nostra Sardegna, le persone sarebbero trasformate in senso positivo. E sarebbero aperte al mondo, non solo al proprio insignificante orticello o muretto a secco.
Mario Sconamila
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