“Cara Unione,

oggi si parla di guerra e delle tristi conseguenze che i conflitti portano. La televisione, la stampa ci riporta i tragici avvenimenti che avvolgono la nostra Europa.

I politici del mondo intervengono nei loro discorsi per dimostrare la loro solidarietà con il popolo ucraino, ripudiando il pensiero di Putin.

Assistiamo a continue richieste di solidarietà, da parte delle nostra nazione, nei confronti dei nostri fratelli ucraini, che sono costretti a scappare dalla loro terra colpita dal terrore per trovare rifugio e accoglienza in paesi di pace.

Ma un dubbio e un ombra di tristezza affligge i miei pensieri.

Ascoltando la radio sento dire che fra i profughi ucraini vi sono anche profughi del nord Africa che vengono fermati e bloccati perché ritenuti infiltrati in una ‘transumanza’ che non appartiene loro. Ma non sono anche loro vittime della guerra? Non stanno, forse, scappando dalla loro terra per trovare aiuto e pace da noi?

Se vogliamo aiutare chi fugge dalla guerra dobbiamo farlo in maniera uguale per tutti. Perché dobbiamo essere noi a selezionare il profugo da proteggere? 

Nella nostra ipocrisia lasciamo affondare milioni di uomini nel mare e invece ci preoccupiamo dei profughi che scappano da terre ricche di gas che ci fanno più paura per la nostra economia.

Vorrei di cuore che la nostra nazione che ripudia la guerra mi informi continuamente, magari così come in Ucraina, inviando giornalisti anche nel nord Africa per informarci meglio.

Bisogna amare e accettare tutto i profughi che fuggono dalla guerra abbandonando la loro terra sia essa povera che ricca di materie prime.

Lo sport ha tolto la Russia dalle competizioni sportive togliendole l'inno nazionale, mentre da poco si è svolta la coppa d' Africa di calcio, senza che nessuna nazione abbia avuto sanzioni per non aver impedito quelle traversate nel mare della morte, senza aver trovato ancora nessuna soluzione.

Grazie”.

Banneddu

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