«Cara Unione,

domenica 1 ottobre, alle 22 circa, abbiamo ripescato dall'acqua a Quartu Sant'Elena un povero gatto che non sappiamo da quanto tempo fosse in acqua e come ci sia finito, ma per fortuna era riuscito a trovare dove aggrapparsi e quindi a restare in vita fino al nostro soccorso.

Con le sue ultime forze ha strillato talmente forte da farsi sentire, ma quando lo abbiamo tirato fuori dall'acqua era in shock ed ipotermia.

È intervenuto subito un veterinario, che lo ha reidratato e riscaldato fino a portarlo fuori pericolo.

Il gatto, che è stato chiamato Mosè dai dottori, era spaventatissimo ed esausto, infreddolito ed ormai prossimo a lasciarsi andare, ora invece è rimpinzato e ronfa e dorme sereno in attesa che qualche famiglia gli apra le porte di casa sua adottandolo.

La mia riflessione, dopo avere visto negli occhi di questo piccolo esserino prima il terrore e poi la rinascita e totale fiducia e riconoscenza, è la seguente: i gatti randagi occupano spesso i nostri spazi, a volte non graditi da molti o da alcuni, e sappiamo che ci sono persone capaci di liberarsi della loro presenza anche facendo cose che non si dovrebbero fare come per esempio abbandonarli lontani dal loro territorio o peggio fare loro del male.

Noi vogliamo sperare che il gatto in questa circostanza sia caduto in acqua accidentalmente, ma l'idea che possa essere stato oggetto di sevizie ci ha preoccupato molto. E l'invito è alla sensibilizzazione e al rispetto verso degli esseri che sono senzienti, che provano paura, che occupano uno spazio al mondo perché gli è stato dato tanto quanto a noi.

Quindi basta fare degli animali arbitrariamente ciò che si vuole, basta abbandonare cucciolate casalinghe nelle colonie, basta deportare gatti in campagna per liberare i propri spazi...basta indifferenza davanti ad ingiustizie!

La Sardegna è bella ma è anche questo, e se una società è evoluta lo si vede anche dal rispetto che ha per gli animali.

Quanto a Mosè, che ora è salvo e sta bene, è un maschietto castrato di circa 4 anni ed è dolcissimo. Chiediamo di aiutarci a trasformare questa sua sventura in fortuna, condividendo queste riflessioni ed un appello per la sua adozione.

Mosè, salvato dalle acque, può essere adottato contattando il 328/8612996.

Grazie dell’attenzione».

F.P.

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