Cara Unione,

voglio informarvi della situazione sanitaria incresciosa nella quale mi sono imbattuto in questi giorni. Ad agosto mi trovavo in vacanza a Bosa, ma sono residente a Roma e sono un diabetico di 75 anni.

Mi sono recato in farmacia a Bosa con la solita ricetta del medico curante di Roma e con il mio piano terapeutico, ma il farmacista mi ha informato dell'impossibilità di reperire il farmaco fino a fine settembre.

Ho spedito di conseguenza una mail al responsabile della farmacia ASL di Oristano, che mi ha confermato: «Il farmaco è carente AIFA fino al 30 settembre 2023, quindi non possono soddisfare la sua richiesta».

Questi farmaci sono sempre reperibili nella regione Lazio dove sono residente ma per me indisponibili in Sardegna, che pure è suolo nazionale. Inoltre la spedizione dalla mia regione risulta difficoltosa in quanto i farmaci devono essere costantemente refrigerati senza sbalzi termici che ne possano alterare i principi attivi.

Trovo assurdo e inconcepibile che accada questo per farmaci che sono considerati “salva vita”.

Mi sono trovato costretto a sospendere il mio soggiorno e tornare nella mia regione, dove non ho difficoltà a reperire l 'insulina. Questo è il sistema sanitario nazionale? Questo è il servizio offerto a un diabetico?

Carmine

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