“Cara Unione,

turisti di ogni parte d’Italia e del mondo, oltre che tantissimi sardi, vengono in villeggiatura ogni anno a Costa Rei per ammirare le bellezze che offre il mare, ma sono costretti a portare con loro il deprimente ricordo di cumuli di spazzatura che costantemente invadono le strade principali e secondarie, con conseguenti miasmi che rendono impossibile godersi una serata tranquilla in terrazza o in giardino.

Cumuli di immondizia che ricordano i tempi degli scioperi della raccolta in città come Roma, Napoli o Palermo, ma che in realtà rappresentano il quotidiano disservizio di una piccola località turistica.

Insomma, una cartolina indegna che dipinge agli occhi dei turisti una Sardegna falsamente arretrata sul piano della gestione dei rifiuti: nel limitrofo Comune di Castiadas, ad esempio, è quasi impossibile vedere a qualsiasi ora un rifiuto in strada o in prossimità delle cunette. Situazione sicuramente migliore anche nel Comune di Villasimius, che conta un numero di residenti e di turisti abbastanza simile a quello di Muravera.

All’incapacità di gestione del problema dei rifiuti, si aggiunge l’impossibilità di raggiungere telefonicamente l’amministrazione comunale di Muravera, per parlare con un responsabile o un addetto, e segnalare il malfunzionamento del servizio. La segreteria telefonica automatica, che permetterebbe di inoltrare le chiamate ai vari uffici squilla a vuoto a tutte le ore di tutti i giorni e per tutti gli uffici. Altrettanto vale per i numeri diretti degli stessi uffici, pubblicati nel sito istituzionale del Comune.

Il servizio di segnalazione riguardo ai rifiuti e allo stato igienico delle strade è quindi relegato ad un modulo online del sito della Devizia Muravera (società che fornisce il servizio di raccolta dei rifiuti per conto del Comune), dal quale arrivano parziali ed occasionali risposte via mail, e non certo in tempo reale.

È evidente che il modello della raccolta differenziata ‘porta a porta’ distribuita su più giorni e adottata dall’amministrazione comunale, non funziona a Costa Rei, dove solo i residenti e pochi altri conoscono e applicano correttamente le regole di conferimento. Regole che, evidentemente, sono studiate per contesti urbani abitati da residenti fissi (tutti tracciati e intestatari di IMU – si spera), ma che mal si applicano ad un contesto come quello di Costa Rei, dove turisti estemporanei affittano le seconde case per pochi giorni o per qualche settimana al massimo e per i quali la differenziata così regolamentata non è chiara o agilmente realizzabile. Turisti, soprattutto stranieri, che spesso appaiono disorientati nel vedere i cumuli di immondizia per le strade e finiscono col pensare che la regola a Costa Rei è quella che ‘non ci sono regole di conferimento’, alimentando lo stato deprecabile e insalubre delle strade con i loro rifiuti.

Al netto della responsabilità di chi conferisce i rifiuti, bene o male differenziati e nei giorni corretti o meno di raccolta, è invece chiara la responsabilità dell’amministrazione comunale di garantire l’igiene pubblica delle strade (un diritto di tutti i cittadini che conferiscono correttamente i rifiuti e pagano regolarmente una salatissima IMU, nonostante i disservizi).

Il sindaco dovrebbe pretende il massimo da chi eroga il servizio di raccolta e da chi è predisposto, tra i suoi funzionari, al controllo dello stato igienico della viabilità pubblica.

Forse sarebbe meglio ritornare al servizio di conferimento in cassonetti, abbandonando il modello di servizio porta a porta, creando piccole isole ecologiche distribuite nel territorio facili da raggiungere, in cui è possibile conferire, in contenitori diversificati, i materiali differenziati.

Questo modello, se seriamente considerato dal Comune, restituirebbe ai turisti, dopo decenni, una cartolina dignitosa e apprezzabile di Costa Rei .

Grazie dell’attenzione”.

Lettera firmata (*)

(*le generalità, a conoscenza della redazione, vengono omesse nel rispetto della privacy e secondo la normativa vigente)

***

Potete inviare le vostre lettere, segnalazioni e contenuti multimediali a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che esprimono opinioni, denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)

© Riproduzione riservata