«Cara Unione,

in queste settimane di vacanza è concesso anche dedicarsi alle letture effimere e così sono rimasto piacevolmente affascinato dalla querelle che vede protagonista il duca di Sussex Harry di casa Windsor.

Un giovane che, in nome dell'amore, ha tagliato i legami con la propria polverosa e vetusta famiglia per trasferirsi oltreoceano con la donna della sua vita.

Tutto bello e lodevole? Forse. Ciò che macchia la favola del principe azzurro dei giorni nostri però è la sua predisposizione alla chiacchiera. Mi spiego: il documentario di Netflix prima e il libro dopo sono zeppi di aneddoti e veleni contro la sua (ex?) famiglia.

Che il distacco dalla monarchia sia solo di nome e non di fatto? Se non vedeva l'ora di lasciarsi alle spalle una corte ostile per rifarsi una vita, perché rimanere prigionieri di quegli anni, a suo dire, di sofferenza?

Verrebbe quasi da pensare che stia passando alla cassa per monetizzare sulle sue nobili origini senza doversi però sorbire gli odiosi obblighi che queste comportano.

Un comportamento molto poco regale».

Gianni – Sassari

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