"Cara Unione,

mi permetto, attraverso le vostre pagine, di rivolgermi direttamente ai negazionisti del Covid.

1) Vi prego gentilmente di andare a vedere cosa è accaduto nelle zone, come quella in cui io risiedo, dove sono venute a mancare tantissime persone per infezioni da coronavirus: questo vi aiuterà a capire l'immensa tragedia avvenuta;

2) Andate a sentire i parenti dei medici, degli infermieri, di tutti il persole sanitario, dei volontari, delle forze dell’ordine, di tutti gli altri parenti di persone venute a mancare per coronavirus;

3) Quando c’è un’emergenza, bisogna collaborare tutti per mettere in atto una strategia, un programma per salvare il più vite possibile;

4) In queste situazioni c’è bisogno di essere uniti per reperire risorse energie, economiche e umane, assunzione di più personale, medici, infermieri, per gli ospedali e in particolare per il territorio, con più mezzi e materiale a disposizione, per rafforzare i servizi socio sanitari sul territoriali, per svolgere di filtro, in particolare di prevenzione. C’è bisogno di potenziare le rianimazioni, con più posti letto, più materiale e apparecchiature moderne;

5) Dobbiamo tutti fare la nostra parte di responsabilità, per contribuire a far circolare e dare notizie scientifiche vere, corrette, sincere, per contribuire a far crescere in ognuno di noi e nella società la coscienza etica e morale, per la salvaguarda la difesa della salute che sia veramente garantita a tutti i cittadini in eguale misura;

6) Con questa grave pandemia da coronavirus , dobbiamo impegnarci e lavorare con tenacia nella solidarietà tutti uniti per migliorare le condizioni convivenza e di salute, non si salva nessuno da solo, dobbiamo crederci e ognuno di noi dare il proprio contributo , di impegno per superare questo momento di crisi sanitaria, economica, sociale, c’è la faremo a uscirne in salute e tutti migliori.

Francesco Lena - Bergamo

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