“Cara Unione,

sono cinque milioni e mezzo gli italiani che, al momento, vivono in povertà. Un dato che fa rabbrividire, se si pensa che ad essere coinvolto è anche un milione e mezzo di bambini.

La mia delusione è, di fronte ad una situazione di questo tipo, un Governo che anziché intervenire direttamente nel dare aiuti alle famiglie, nel proporre lavoro a chi è in cerca di occupazione, guarda prima al taglio del Reddito di cittadinanza e all’aumento del massimale del contante.

Ma perché, penso io, non intervenire ad esempio eliminando l’Iva sui prodotti agroalimentari di prima necessità, prevedere sconti nelle bollette per fasce Isee più alte o per famiglie più numerose, garantire fondi alle famiglie che vogliono garantire un’istruzione secondaria e universitaria ai propri figli.

Proviamo, per una volta, a guardare avanti anziché limitare i danni di ciò che è stato: un Paese che non guarda al futuro, è un Paese morto.

Grazie dell’attenzione”.

A.M.

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