"Cara Unione,

considerato che ci stiamo avvicinando alla fase 2 e che l'idea di fiondarsi in spiaggia stuzzica un po' tutti, a tal riguardo mi domando: che ne sarà di questa strana estate di mare post coronavirus?

Innanzitutto, in attesa di direttive ufficiali nazionali, si brancola nel campo delle proposte e delle ipotesi. Leggevo che si ipotizza infatti l'utilizzo di termoscanner, test sierologici e App per regolare i flussi dei bagnanti.

Scongiurato forse il plexiglass a favore di possibili misure alternative meno drastiche, si discute in questi giorni di puntare sulla destagionalizzazione per allungare la stagione e di gestire preventivamente la lunghezza delle spiagge libere. Si parla di scaglionamenti e di accessi limitati per fasce orarie.

E poi: la mascherina sì o no? Per potersi fare il bagno ci saranno lunghe file con il bagnino che farà tuffar la gente a gruppi?

Insomma: regna confusione e incertezza. L'unica cosa certa (e al tempo stesso drammatica) è che sarà obbligatoriamente vietato il pienone. Il che in estate, in Sardegna, è una vera e propria mazzata.

Turismo e strascichi virali non vanno per niente a braccetto. Anzi: si prendono proprio a sberle.

Non sarò certo io a dire che la stagione turistica vive di masse di villeggianti, di calette prese d'assalto, di ombrelloni e teli vicini e spesso appiccicati. L'estate si nutre di assembramento e non da ieri: ma da sempre. Quindi quali salti mortali dovranno fare i gestori che di questo vivono se è vietato l'assembramento?

A mancare, perlomeno ad oggi, è un vero progetto stilato e pensato per ovviare a tali problemi. E che fornisca, seppur in maniera striminzita, un briciolo di risposte a chi negli anni ha investito parecchio in un settore preso a calci e morsi dalla crisi e che quest'anno dovrà tirar la cinghia. Le risposte non dovrebbero essere da meno anche per chi semplicemente non vede l'ora di godersi il proprio mare per ristorare anima e corpo.

Perché un conto è recarsi alla spiaggia "con le pinne, fucile ed occhiali quando il mare è una tavola blu", per citare Vianello e lo spirito festoso che ne consegue. Un altro è arrivarci tramite App che ti dice quando mettere i piedi sulla sabbia e con mascherina che ti leva il fiato già compromesso dall'afa. Così l'esaurimento - lo dico fra mille scongiuri - in pochi istanti è bello che servito".

Riccardo Sanna

***

Potete inviare le vostre lettere, segnalazioni e contenuti multimediali a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che esprimono opinioni, denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)
© Riproduzione riservata