“Cara Unione,

scrivo per denunciare il notevole degrado e l'incuria in cui versa il Cimitero di San Michele a Cagliari.

Se è vero ciò che comunemente si afferma, ossia che il livello di civiltà di un Paese si denota anche dalla cura che si dedica ai Cimiteri, devo purtroppo dire che il nostro livello è assolutamente basso, se non addirittura inqualificabile.

Queste mie righe, più che una pubblica denuncia, e comunque lo vuole essere, sono un invito al nostro sindaco Truzzu a visitare il cimitero ma non come autorità, bensì come comune cittadino che circola per i vialetti tra cumuli di rifiuti di vario genere e sporcizia varia, districandosi tra disservizi di ogni tipo (dal malfunzionamento del pulmino adibito al trasporto interno delle persone anziane, piuttosto che ai rubinetti malfunzionanti o addirittura divelti, all'assenza di cassonetti nelle zone di recente sepoltura che costringono i visitatori a fare non poca strada per poter conferire i rifiuti, e via discorrendo...senza trascurare i furti dei fiori che oramai non fanno neanche più notizia).

È assolutamente vero che tanto dipende dalla maleducazione degli utenti, che non rispettano l'ambiente, ma è altrettanto vero che la manutenzione della struttura considerata non pare rientri tra le priorità gestionali dell'assessorato comunale preposto.

Auspico, pertanto, che si voglia prestare più attenzione a quanto dichiarato perché ritengo che chi come me si reca regolarmente a rendere omaggio ai propri cari, purtroppo scomparsi, abbia il diritto di poterlo fare con uno spirito sereno senza doversi preoccupare di ritirare i cumuli di rifiuti al fine di offrire un minimo di decoro almeno alla zona prospiciente la tomba visitata.

Un'ultima osservazione, ma non certo meno importante, riguarda poi la strada adiacente il cimitero, che è ormai un'autentica discarica, dove vengono depositati detriti di ogni genere nonché rifiuti dei venditori di frutta e verdura che stazionano nei parcheggi, e che oltretutto rappresenta un rifugio per chi cerca un angolo appartato e poco frequentato, anche in pieno giorno, magari per bucarsi: a testimonianza di questa mia affermazione ci sono i tappeti di siringhe che cospargono la strada, peraltro mai asfaltata, e che, in occasioni delle piogge, diventa un acquitrino. 

Nel ringraziare per l'attenzione saluto cordialmente”.

Anna Rita Spano

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