«Cara Unione,

sono sposato da oltre trent’anni con un'algherese e ho avuto quindi la possibilità di venire ad Alghero per molti anni a partire dal 1979. Di cose ne sono cambiate, ma devo dire che le più belle, e che non sono cambiate, le ha fatte madre natura che ha regalato a questo posto delle spiagge incantevoli, un mare disarmante per la sua limpidità e purezza e un paesaggio mozzafiato.
Purtroppo, invece, le cose che sono state fatte dall’uomo e non dalla natura in questo stesso periodo sono poco rilevanti e, a parte qualche sprazzo più o meno recente di visione del futuro, le amministrazioni che si sono succedute negli anni non hanno pensato alla città e, per non essere troppo offensivo, direi che hanno favorito uno sviluppo edilizio senza adeguare parallelamente le infrastrutture (strade, illuminazione, servizi, decoro ecc...).
Quelle poche cose importanti, come la nuova Via Garibaldi, affidata come mi dicono ad un noto architetto, pare più una strada di campagna, stretta e senza aree di sosta, con l’irrigazione delle aiuole che allaga la sede stradale. Spero che le misure non le abbia dettate il noto architetto, ma chi ha seguito malamente il progetto, restituendo un percorso stretto, inadeguato al traffico e alle vetture attuali, oltre che poco scorrevole, a favore della pedonalità che è preponderante rispetto alla stessa strada, ma che resta tuttavia infinitamente vuota e desolata, anche in pieno agosto.
Ogni anno quando arriviamo, speriamo che l’amministrazione abbia preso il toro per le corna e ci faccia vedere di cosa sono capaci gli amministratori algheresi. Invece, ogni anno rimaniamo delusi. Strade piene di buchi, strisce pedonali invisibili, illuminazione scarsissima subito dopo l’uscita dalla città e una grande amarezza per un luogo che se fosse curato e valorizzato sarebbe una perla.
Devo anche dire che non tutta la Sardegna è così, anzi; appena metti il naso fuori ti accorgi che non tutte le amministrazioni gestiscono male le loro città ma solo gli algheresi. O meglio, per onestà, chi li amministra. I paesini della provincia di Sassari sono piccoli, ma tenuti bene e le strade sono quasi perfette. Peccato che le infrastrutture sulla viabilità manchino un po’ ovunque e spesso se hai bisogno devi sperare nella buona sorte.
Anche nella mia città, Genova, finché non è arrivato un Sindaco che ha voluto lasciare un segno nella storia della città, le cose non sono cambiate, poi nell’arco di 3-4-5 anni, Genova è risorta da un letargo istituzionale e forse anche compiacente.
Auguro che l’idea che un giorno un padre possa dire al figlio “questo l’ho fatto per il futuro tuo e delle generazioni che verranno”, sproni le persone che decidono a cambiare rotta.
Un saluto di cuore a tutti gli algheresi».

Marco Baldoni

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