"Al Nord con il dolore nel cuore: cari sardi, non trattateci da untori"
"Sono per metà sardo e per emiliano, fiero delle mie radici da qualsiasi parte le guardi""Cara Unione,
sono per metà piacentino (precisamente di Lugagnano) e per metà sardo (provincia di Cagliari) e ho sempre abitato in questa meravigliosa terra che è l’Emilia senza mai perdere di vista le mie origini isolane e portando sempre nel cuore la regione più bella del mondo.
Per questo ultimamente provo moltissima insofferenza nel leggere che alcuni organi di stampa e diversi abitanti sardi guardano ai lombardi, ma anche a noi emiliani, ai veneti, ai piemontesi come pericolosi untori di un male che ha sconvolto l’esistenza di tante persone in questi mesi soprattutto nelle regioni del nord. Non è giusto che gli abitanti di queste zone, che hanno già provato forti sofferenze, siano trattati come se fossero loro i portatori del virus e non avessero diritto a vivere una vacanza o qualche giorno di riposo sulle spiagge della Gallura, dell’Ogliastra o dell’entroterra pieno di magia e di fascino.
Sono certo che non tutti i sardi la pensano così anche perché l’economia di questa regione ha un grandissimo bisogno di turismo, certo controllato, regolato, sicuro, ma non esasperato o concesso solo ai ricchi stranieri quasi fossero immuni da ogni malattia.
Io spero che questa campagna di contrarietà all’arrivo di villeggianti dalle regioni del nord non attecchisca nelle menti della gente per bene e io possa essere fiero delle mie radici da qualsiasi parte le guardi.
Grazie dell'attenzione".
Giuseppe Ghioni - Piacenza
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