Virus e democrazia
Caffè Scorretto
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I l vaccino Astrazeneca è nato sotto una cattiva stella. Da subito è stato additato come frutto di una tecnologia antiquata (vero) e addirittura pericoloso. Colpa di una comunicazione dilettantesca degli enti regolatori, ovvero le agenzie europea e anche italiana del farmaco, che sono salite sull’ottovolante: prima vietato agli over 50, poi agli over 60, quindi vaccino day per tutti, adolescenti compresi, con l’ormai famigerato Az. Se a tutto ciò si aggiunge il pittoresco governatore della Campania De Luca con le sue dirette streaming (nell’ultima lo ha vietato agli under 60 in tutta la regione), ecco che il quadro è completo. Eppure, gli esperti hanno sempre detto che Az è decisivo per combattere la pandemia da Sars-Cov-2. Sapete perché? Perché costa dieci volte meno dei nuovi preparati americani (Pfizer e Moderna) E siccome miliardi di persone in Africa, Asia e Sudamerica non possono permettersi i costosi vaccini statunitensi, ecco che Astrazeneca è fondamentale per sconfiggere il virus. Abbiamo così vaccini per ricchi e vaccini per poveri. Si disse, a suo tempo, che il Covid-19 era un virus “democratico” perché non faceva distinzioni di censo e colpiva tutti: poveri e ricchi. Il vaccino invece ci riporta alla realtà: chi può permetterselo avrà il meglio, gli altri dovranno accontentarsi dei fondi di magazzino.