Le urne cinerarie
Caffè Scorretto
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S ono tutti in dieta dimagrante. Quel ritocco alla Costituzione, che ha ridotto di circa il quaranta per cento il numero dei parlamentari, ora presenta il conto. Pagheranno il prezzo maggiore coloro che più di tutti lo vollero: una combriccola scombiccherata di grilli arruffapopoli che, in gran parte, smetteranno di frinire in Parlamento. La riforma ha costretto centrodestra e centrosinistra a cambiare le loro fisionomie con travasi di bile e donazioni di sangue. Calenda e Renzi dapprima hanno bamboleggiato poi, riconosciutisi incompatibili con i due poli, si sono ritrovati insieme all’equatore. Dopo essersi guardati in cagnesco, hanno sollevato entrambi una zampa in segno di pace e alleanza, necessarie per la loro sopravvivenza. E lì dove si sono incontrati hanno dato vita al “Terzo polo”. La geodesia e la logica insegnano che i poli, essendo il nostro pianeta sferico, sono due. Il terzo è una deformazione politica. Mostruosa come sarebbe la Terra con la gobba. Se riusciranno a sottrarre voti alle due coalizioni maggiori, impedendo all’una e all’altra una vittoria netta, avranno in mano le chiavi del governo. Posto che i loro sogni non muoiano all’alba del 26 settembre. Per molti candidati e qualche partito le urne elettorali si trasformeranno in urne cinerarie. I lacrimatoi sono già pronti.