T utte le persone felici che esista il vaccino si assomigliano, ogni No Vax invece è No Vax a modo suo.
Ci sono quelli che rifiutano l’iniezione perché vogliono capire gli effetti nel lungo periodo (anche se gli effetti del Covid sono chiari pure nel breve) e quelli che hanno il terrore dell’ago (però questa non è una scelta: è una fobia e meriterebbe rispetto). Ci sono complottisti convinti che la pandemia è colpa di Bill Gates e quelli sicuri che la pandemia non esiste ma comunque è colpa di Bill Gates. Ci sono quelli che non si vaccinano perché il cognato ha fatto la terza dose ma poi è risultato positivo – strano, Tizio si è messo il giubbotto antiproiettile e poi gli hanno sparato lo stesso – e quelli che detestano il green pass perché non vogliono essere controllati dal governo. E da buoni guerriglieri clandestini lo scrivono sui social, ai quali accedono da un tracciabilissimo smartphone, magari dopo aver prelevato col bancomat in una strada piena di telecamere. Un po’ come andare in giro nudi dalla cintola in giù ma col terrore che ti guardino il naso. Una buona notizia per questi ultimi c’è, anche se in realtà non è buona e non è neppure una notizia: il governo non sa incrociare i dati. Altrimenti non avremmo tutti questi evasori fiscali (e cioè molti più dei No Vax, che non sono il nostro unico problema e neanche il primo, ma solo il più nuovo).

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