L o sapevate che il colore bianco è politicamente scorretto? Ora lo sapete e non avete più scuse: evitatelo, condannatelo, anneritelo. Abolitelo dal vostro abbigliamento, anche se il vostro armocromista sostiene che si addice alla vostra pelle, al vostro viso, al vostro portamento. Dopo la rivelazione che la sobria e semplice Elly Schlein ne ha uno che le dà colorati consigli, chi non ce l’ha non è democratico. È, piuttosto, un meloniano reazionario che, come Giorgia, si veste senza armonie cromatiche; e spesso persino di bianco. Questo è, secondo Pantone, il colore del 2026. La potente multinazionale americana, che oggi appartiene a Elon Musk, ogni dicembre comunica quale sarà il colore dell’anno successivo. Appreso che dal prossimo sarà il bianco, il popolo woke si è ribellato. I suoi sacerdoti hanno invaso i social con messaggi intimidatori, insulti e improperi contro Pantone: bianco è il colore dell’uomo colonialista, suprematista, razzista, protagonista di una Storia infame, che la cancel culture vuole resettare dalla memoria. Il bianco, sostengono, si annienta facilmente: basta sovrapporgli un altro colore e scompare, non ne rimane traccia. Viene da pensare che questi assatanati siano tutti di pelle scura e vogliano consumare una vendetta postuma. Invece no, sono prevalentemente bianchi e, per loro ammissione e vanto, progressisti. O masochisti?

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