Tragedia di Conc’e Oru, la moglie di Ingrosso: «Ridatemi la piastrina del mio Toto»
Il capitano dell’Esercito era a bordo dell’aereo precipitato nel 1979 sui monti di CapoterraPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Vorrei stringere tra le mani almeno una volta la piastrina di mio marito, mi piacerebbe depositarla sulla roccia che ricorda quella tragedia».
Francesca Ragusa, vedova del capitano dell’Esercito Salvatore Ingrosso, una delle vittime dell’incidente aereo avvenuto nella zona di Conc’e Oru nella notte tra il 13 e 14 settembre del 1979, quando ha saputo del ritrovamento di quell’oggetto legato a suo marito ha provato un’emozione fortissima: «Sono giorni che piango, sapere che qualcosa appartenuta al mio Toto sia stata ritrovata per me è una grande gioia».
La piastrina di Salvatore Ingrosso è stata recuperata nell’agosto del 2016 da Alessandro Lepori, un escursionista di Sarroch in visita ai resti del Dc-9 dell’Ati: l’oggetto è stato poi consegnato al generale Giovanni Domenico Pintus il 17 dello stesso mese, per essere poi archiviato.
Nessuno da allora ha mai contattato la vedova del capitano Ingrosso, che all’epoca comandava la Compagnia del Genio militare di Civitavecchia.
Tutta la storia nell'articolo di Ivan Murgana su L'Unione Sarda oggi in edicola e sull’App
