Modestamente
Caffè Scorretto
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
C ’è una marcia in più, nel motore di persone di umili origini che si fanno da sé e hanno successo. L’assessore alla Sanità, Armando Bartolazzi, quel buon motore ce l’ha, lui figlio di quel che un tempo era chiamato “proletariato”, che ha abbracciato la medicina dopo una breve carriera di pilota militare. Da cui la passione per le leve dei comandi.
Specializzato in oncologia medica e istologia e anatomia patologica, volendo pescare dallo sciocchezzaio giornalistico si potrebbe definire il medico giusto: analizza e cura le malattie gravi per la Sanità sarda. Ma un conto sono le frasi fatte, altro è misurarsi su un campo che non è il proprio: la salute è una cosa e servono medici, la Sanità è roba da manager. E l’esperienza medica non è detto che frutti patenti che certifichino anche l’eccellenza amministrativa.
Il punto non è dare il voto al lavoro di un assessore che va via, bensì come lo fa: afferma che «la Sardegna ci rimetterà e tutta la comunità scientifica insorgerà». Così, senza prove. Ed è autopromozione dire che nella Sanità sarda «serviva uno che viene da fuori, esterno alle logiche locali». Anche se forse è vero.
Julio Velasco è un grandissimo allenatore di pallavolo: perché ne sa e perché sa stare al suo posto. Bartolazzi invece evita la falsa modestia. E pare non frequentare troppo neanche quella vera.
RIPRODUZIONE RISERVATA
