Cucina neutra
Caffè Scorretto
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S e l’orco ti invita a pranzo da lui è buona norma, pur violando le regole del galateo, declinare l’offerta. Anche e soprattutto perché il pasto potresti essere tu.
Non stupisce affatto, dunque, che Volodymyr Zelensky rifiuti l’invito di Vladimir Putin, cioè organizzare a Mosca il negoziato di pace (per il leader ucraino, potenzialmente eterna) fra invasore e invaso. Troppi bruciori di stomaco, si teme, visto il clima che potrebbe facilmente essere velenoso, come da tradizione dell’ex Kgb. Dopo un pasto al Cremlino, per gente come Zelensky riuscire a cavarsela alla Sinner, che ha perso gli Open di Cincinnati per un’intossicazione alimentare forse dovuta alla torta che gli hanno offerto per il compleanno, sarebbe un lusso assoluto: da quelle parti il cibo spesso è indigesto in modo definitivo, meglio quindi discutere in un posto diverso, con una cucina diversa e, soprattutto, con chef diversi.
Lo spionaggio russo ci ha abituati ad avvelenamenti, diciamo così, fisici. Invece qui da noi è meno assassino e per niente statale, ma comunque crudele. Ne sa qualcosa Stefano de Martino, ripreso in atteggiamenti per così dire affettuosi con la compagna dal sistema video della villa affittata per le vacanze. Si parla più di questo che dell’Ucraina o della Cisgiordania, che non ci appassionano mai tanto. Mentre la vicenda di De Martino invece sì. E ora stop al televoto.