Bolli, sempre bolli
Caffè Scorretto
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
A lle farse dalle gambe corte rendono giustizia i cittadini che hanno la memoria lunga. Nel 2018 il ministro Di Maio dal balcone di palazzo Chigi, annunciava l’abolizione della povertà. No, è aumentata. l’Istat certifica che se comprano il pane 5,6 milioni d’italiani non pagano l’affitto. Nel 2019 il ministro Calderoli bruciava un faldone di vecchie carte mandando segnali di fumo alla burocrazia che si nutriva di regi decreti; è andata diversamente. L’Associazione artigiani e piccole imprese ricorda che agli imprenditori la gestione con la Pubblica Amministrazione costa di 57,2 miliardi all’anno: “bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli” era il sigillo di Marcello Marchesi. Si vive di norme fuori norma e in contraddizione tra loro: nel 2024 sono stati sfornati 350 documenti per 35.140 pagine che a leggerle non basta un anno. Il giorno in cui ci si rendesse conto che molti malesseri non sono tutti addebitabili all’uso (evidentemente cattivo) della politica ma all’abuso della burocrazia, si capirà la necessità di venirne a capo. Nella grande confusione le posizioni di rendita e di potere dei burocrati aumentano. Più uno Stato si modernizza e più la burocrazia rappresenta la classe dei suoi specialisti. E più questi si specializzano, più assurgono a vestali di uno Stato nello Stato, dove il regno della Forma occupa la repubblica delle Cose.