L orenzo Cherubini, in arte Jovanotti, è tra gli artisti italiani più famosi e amati dal pubblico. Merito di quella musica accattivante (ma gli esperti dicono che sia un pessimo cantante) e di un certo impegno sociale. Celebre il brano “Il mio nome è mai più”, un inno antimilitarista interpretato con Piero Pelù e Luciano Ligabue. Ma nel suo curriculum tanti altri testi “impegnati” con citazioni varie. Ad esempio “Penso positivo”, che recita così:

«Io credo che a questo mondo
Esista solo una grande chiesa
Che passa da Che Guevara
E arriva fino a madre Teresa
Passando da Malcolm X
Attraverso Gandhi e San Patrignano
Arriva da un prete in periferia
Che va avanti nonostante il Vaticano».

Insomma, bella roba. L’altro giorno, l’artista ha lanciato il suo Jova Beach Party 2022, trenta concerti dal 2 luglio al 10 settembre, dedicato alla salvaguardia dell’ambiente. Come si evince dal titolo, saranno concerti in spiaggia. Immagino il beneficio per l’ambiente dalla presenza di decine di migliaia di persone sulla sabbia, con relativo abbandono di lattine, cicche di sigarette, fazzolettini, buste di plastica, bottigliette, preservativi. La buona notizia è che la Sardegna è esclusa dal tour.

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