Da sabato 26 a martedì 29 agosto torna a Nuoro la festa del Redentore.

Festa che si celebra l’ultima domenica di agosto tra la città e il monte Ortobene, ricorda la posa della statua del Redentore eseguita dallo scultore calabrese Vincenzo Jerace e la successiva benedizione e consacrazione del monte Ortobene, avvenuta nel 1901.

Manifestazione religiosa e grandi spettacoli di folklore per un omaggio, quello al Redentore, che ha origine con il Giubileo del 1900, in occasione del quale Papa Leone XIII volle che venissero collocate sopra 19 vette d’Italia altrettante immagini di Gesù Redentore. La statua in bronzo fu eretta sulla cima del Monte Ortobene il 29 agosto 1901.

Una festa radicata nella cultura della Sardegna centrale e della Barbagia e che vede sempre una grande partecipazione da tutta l’Isola, mentre di anno in anno aumentano gli spettatori italiani e stranieri.

Un grande appuntamento di fine estate, occasione unica per i turisti per ammirare la varietà e la ricchezza dei costumi tradizionali della Sardegna. Un evento molto amata dal Premio Nobel Grazia Deledda.

Il programma

Sabato 26 agosto è la grande giornata del folklore, dedicata alla sfilata delle maschere tradizionali sarde. Percorrerà piazza Sardegna, via Lamarmora, corso Garibaldi, piazza Mazzini, piazza Vittorio Emanuele. A seguire, balli in piazza. Ci saranno tutte le principali maschere della tradizione sarda.

Domenica 27 alle 10 del mattino la sfilata dei costumi tradizionali della Sardegna, alle 12 quella dei cavalieri in costume. Alle 13 prevista la benedizione solenne del vescovo della Diocesi di Nuoro, monsignor Antonello Mura, alle 19 il Festival regionale del folklore.

La festa si chiude la mattina di martedì 29 agosto con gli appuntamenti religiosi: alle 6 del mattino parte il pellegrinaggio dalla cattedrale al monte Ortobene, alle 11 la Santa Messa con accompagnamento dei cori nuoresi e infine la processione.

(Unioneonline/L)

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