Oggi su Ricette sarde parliamo di un dolce tipico molto diffuso in tutta l’isola, che si può trovare sia per le occasioni speciali come i matrimoni, che come dolce della domenica: su gattó de mendula. Per parlarcene abbiamo contattato Jessica Dessì, titolare della pasticceria GnamGnam di Senorbì.

Gli ingredienti – Zucchero e mandorle tostate sarde fatte a bastoncino.

La preparazione – «Le mandorle – spiega Jessica Dessì – devono essere affettate e successivamente tostate. Bisogna quindi farle raffreddare. Si porta a ebollizione lo zucchero, stando attenti che non raggiunga una temperatura troppo alta in modo che non si caramellizzi. Quando diventa dorato, vengono aggiunte le mandorle, che vengono poi messe sopra un tavolo e lavorate con il limone: si schiaccia con la buccia del limone in modo che rimanga l’aroma del limone stesso. Il limone viene anche utilizzato per schiacciare il gattó perché, essendo bollente, lo appiattisce dandogli anche sapore. Poi va schiacciato con un mattarello in modo che raggiunga lo spessore giusto, non troppo grosso, per fare i rombi, va intagliato a rombi. A questo punto si aggiunge sopra i rombi la diavolina colorata. Prima si metteva ogni rombo su una foglia di limone. Molti quando lo fanno in casa lo presentano ancora così, noi usiamo i pirottini di carta» 

Consigli - «Bisogna – prosegue Dessì - girare in continuazione lo zucchero in modo che sia uniforme e non caramellizzato. Si va ad occhio. Ci vogliono circa dieci minuti di cottura».

La presentazione – «Oltre alle foglie di limone, come si faceva una volta, si usano le diavoline colorate o argentate come decorazione finale», conclude Jessica Dessì. Aggiungendo: «Dipende anche dall’occasione per cui si prepara questo dolce. Forse quelle argentate vengono usate maggiormente per i matrimoni, anche se la maggior parte delle volte si usano quelle colorate». 

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