Oggi su Ricette sarde parliamo di un dolce tipico che viene preparato nelle occasioni speciali: sos puzzoneddos. Per conoscere meglio la loro preparazione abbiamo contattato Paolo Vacca dell’omonimo panificio di Ovodda.

PUZZONEDDOS, CHE COSA SONO? «Sono dolci a base di nocciola, che a Ovodda sono sempre stati fatti in occasione di matrimoni, nascite dei bambini e dei loro battesimi. Le donne si esibivano nella loro preparazione e per questo motivo veniva messa anche la glassa per renderli più belli vista l’importanza degli eventi. A Ovodda vengono preparati ancora oggi, così come altri dolci tipici e questo è importante perché non si perda la tradizione. Per fortuna ci sono ancora tante persone che li preparano. Si diceva fossero uno dei migliori auguri per le nuove coppie di sposi».

LE FORME DEL DOLCE DI OVODDA. «Vengono lavorati per avere la forma di uccellini, che in sardo è tradotto appunto “puzzoneddos”. Il vassoio veniva riempito mettendo al centro “sa pudda manna” (la gallina grande) e intorno le altre gallinelle o uccellini (puzzoneddos) più piccoli».

LA RICETTA. «Servono mani esperte: la loro preparazione era anche un momento di aggregazione perché, essendo occasioni speciali, c’erano tante persone che si riunivano per prepararli. Solitamente si riunivano intorno a un grande tavolo e iniziava l’esibizione, che talvolta diventava una competizione tra loro per chi li faceva più belli o impiegava meno tempo. Insomma, in questi momenti si divertivano».

GLI INGREDIENTI. «Nocciole macinate, zucchero, miele, buccia d’arancia grattugiata e liquore all’anice. Questi ultimi elementi si devono sentire ma devono esaltare il gusto delle nocciole e del miele. Bisogna stare attenti con la quantità del miele, altrimenti sos puzzoneddos tendono ad abbassarsi: bisogna trovare la miscela giusta tra zucchero e nocciole. Sul totale delle nocciole, va divisa la quantità di zucchero e miele».

LA PREPARAZIONE. «Si caramella lo zucchero con il miele, con l’anice e la buccia d’arancia. Una volta che è caramellato ci si accorge di quando sono pronti per essere lavorati, non c’è un tempo preciso, occorrono circa 10-15 minuti. Successivamente si aggiungono le nocciole macinate: si mettono in pentola per ultime. Devono cuocere per circa 10 minuti, fino a raggiungere la giusta amalgama per la lavorazione, dipende se le nocciole sono più o meno tostate. Si deve arrivare a un colore scuro come il prodotto finito che si può vedere in foto; quando sono ben cotti e assumono un colore scuro, si può iniziare la trasformazione e, prendendo delle piccole porzioni di impasto, fare sos puzzoneddos, a seconda della forma che li si vuole dare».

Per la decorazione de sos puzzoneddos bisogna preparare una glassa reale con zucchero a velo, albume a temperatura ambiente e del succo di limone. Si versa il succo di limone e l’albume nello zucchero e poi si monta il tutto con una frusta per circa 5 minuti. Si usa poi la glassa ottenuta per la decorazione de sos puzzoneddos. «Non bisogna esagerare con la glassa» raccomanda Paolo Vacca «o si rischia di coprire il loro sapore. La glassa serve soprattutto per evidenziare le ali o le code de sos puzzoneddos».

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