Una meravigliosa oasi lontana da tutto, un deserto naturale, un sahara italiano.

Le Dune di sabbia di Piscinas, “gioiello” della Costa Verde - nel territorio di Arbus –, dichiarate patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, sono simili a un dipinto orientale, un paesaggio che lascia senza fiato, una spiaggia imperdibile inserita tra le più belle del mondo da National Geographic. Marco Mengoni ha scelto proprio le Dune per il videoclip della canzone che ha vinto Sanremo 2023, “Due vite”.

Descrizione – La sabbia gialla e finissima, i rilievi disegnati dal vento, una flora contorta e sinuosa testimoniano l’esistenza di un affascinante deserto in miniatura, unico in Europa. Anche la vastissima spiaggia è uno spettacolo e la vegetazione cresce rigogliosa tra ginepri secolari dai rami contorti, lentischi e olivastri che formano piccoli boschetti e, in primavera, violacciocca, giglio di mare e papavero della sabbia. Qui, ogni tanto, si aggira il cervo sardo, mentre sulla riva depongono le uova le tartarughe marine. Notare poi il prestigioso albergo Le Dune, ricavato da vecchi depositi minerari e dalla stazione di arrivo del trenino che li trasportava. Un ampio tratto (800 metri) è divenuto ufficialmente dal 2018 la spiaggia naturista più grande in Europa. Il mare raramente è calmo: il vento costante alza onde lunghe e alte, rendendolo meta di surfisti. Windsurf, kite e surf da tavola sono praticati qui anche d’inverno.
Come raggiungere le Dune di Piscinas – Occorre raggiungere Ingurtosu: da Arbus o da Guspini, salire al villaggio di Montevecchio-Gennas, dipendente dall’antica miniera di Montevecchio. Da qui parte la strada secondaria, sterrata, per l’ex centro minerario; il percorso principale continua invece in direzione della Costa Verde e dei centri turistici di Marina di Arbus, Porto Palma, Torre dei Corsari e Pistis. In alternativa deviare dalla ss126 al bivio (segnalato) per Ingurtosu, la cui strada provinciale, asfaltata, continua fino al suggestivo centro minerario, in corso di valorizzazione a cura del Parco Geominerario della Sardegna. Il 18 maggio 2001 l’intera area, insieme all’entroterra di Monte Arcuentu, è stata dichiarata Parco Naturale. Dopo aver percorso sentieri sterrati e sabbiosi, si vede aprirsi all’improvviso l’immensa e profonda distesa dorata, lunga sette chilometri. 

Quanto sono alte le Dune di Piscinas – Le imponenti e sinuose dune di sabbia fine, calda e dorata, sono alte fino a 60 metri, modellate dal maestrale.
È necessario prenotare in anticipo per visitare Spiaggia Le Dune di Piscinas? – Non è necessario prenotare in anticipo ma le strutture presso la spiaggia sono limitate. In estate pochissimi bar dispongono di docce e affittano ombrelloni e lettini. Nell’arenile ci sono due panoramici chioschi-ristorante ed è possibile noleggiare attrezzatura balneare, canoe, pattini e gommoni. L’area di sosta è attrezzata anche per i camper. 
Cosa vedere nei dintorni –  A Torre dei Corsari, poco più a nord, si mescolano il dorato della sabbia, l’argento delle rocce, il turchese e il verde del mare e della vegetazione. Nelle Sabbie d’Oro di Pistis, la spiaggia più settentrionale della “costa”, i due chilometri di sabbia morbida sono contornati da ginepri, lentischi, olivastri. A Scivu ci sono tre chilometri di dune e mare turchese. La spiaggia è detta “parlante" per via dell’eco che si sente camminandoci sopra. Altra immensa distesa sabbiosa, anch’essa di due chilometri, è la Marina di Arbus, i Caraibi della Sardegna. Tra Torre e Marina sono incastonate Portu Maga e Funtanazza, un tempo luogo di vacanza dei figli dei minatori. L’estremo limite meridionale della costa arburese è Capo Pecora, meta di pescatori sub. 

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata