Nel cuore della Sardegna, dove i pascoli rallentano il passo del tempo e la natura si mostra senza filtri, scorre silenziosa una meraviglia nascosta: la cascata di Sa Stiddiosa. Una meta per escursionisti veri, un premio per chi sa aspettare, ascoltare e meravigliarsi.

Lì dove il Flumendosa disegna valli e canyon tra i territori di Seulo e Gadoni, svela la sua anima una delle gemme naturalistiche più affascinanti dell’Isola: Sa Stiddiosa, letteralmente “la gocciolosa”.

Un nome che rimanda all’effetto ipnotico di centinaia di minuscole gocce che filtrano tra le rocce, creando una cascata fatta di stillicidio e silenzi, dove la natura non scorre ma sussurra.

La cascata nasce da una sorgente incastonata nella roccia calcarea, che alimenta senza fretta una parete di travertino viva di vegetazione, tra muschi, capelvenere e spruzzi impalpabili. L’acqua scende leggera e continua per tutto l’anno, più impetuosa in inverno, più timida d’estate, quando diventa rifugio perfetto per chi cerca pace, frescura e autenticità.

Barbagia di Seulo, Sa Stiddiosa (Foto Gabriele Doppiu)
Barbagia di Seulo, Sa Stiddiosa (Foto Gabriele Doppiu)
Barbagia di Seulo, Sa Stiddiosa (Foto Gabriele Doppiu)

Sa Stiddiosa è un percorso, un viaggio fisico ed emotivo, ma per raggiungerla non bastano scarpe comode. Dal punto d’accoglienza (segnalato su Google come “Centro visite per Sa Stiddiosa”) si percorrono 2,2 km su strada sterrata fino all’inizio del sentiero. Da lì, parte la vera escursione: 2 km tra andata e ritorno, 350 metri di dislivello, tratti attrezzati con corde, fondo irregolare tra foglie e rocce. Difficoltà media-alta, per escursionisti esperti o camminatori motivati.

Il sentiero si snoda in due parti: la prima, più semplice, conduce in circa un chilometro a Perda Longa.

Da lì inizia il tratto più spettacolare e impegnativo: 800 metri in discesa tra rocce a picco e vegetazione fitta, con vista mozzafiato sul canyon. Dopo circa 40 minuti, l’arrivo è una rivelazione: un’ampia piscina naturale, con acqua fresca e trasparente, incastonata sotto la parete viva della cascata.

Ogni stagione offre una Sa Stiddiosa diversa. In primavera, l’escursione è un tripudio di verde e freschezza. In estate, nonostante il caldo del sentiero, il premio è un tuffo rigenerante all’ombra delle rocce. In autunno, il silenzio e i colori caldi rendono il luogo ancora più intimo, ma attenzione alle piogge improvvise. In inverno, Sa Stiddiosa diventa quasi mistica: più ricca d’acqua ma decisamente meno accessibile.

Importante: lungo il percorso non ci sono fonti potabili, ed è sconsigliato l’accesso a chi ha problemi di salute. Il sentiero non è adatto a tutti, ma chi arriva fino in fondo capisce subito perché ne valga la pena.

E quando si arriva, ci si sente piccoli e grandi insieme: minuscoli di fronte alla bellezza della natura, immensi per averla raggiunta con i propri passi.

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