Nuova vittoria per il telescopio spaziale James Webb.

L’occhio della Nasa sull’Universo è riuscito a intravedere quello che tanti ricercatori pensavano non esistesse: il “pianeta fantasma” Formalhaut-b, in orbita attorno a una stella distante 25 anni luce da noi.

I nuovi dati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Astronomy e indicano l'esistenza di alcune fasce di asteroidi attorno alla stella Fomalhaut (nota anche come “bocca della balena”). Questi suggeriscono la presenza di almeno un pianeta, anche se difficile da individuare. Il dibattito è nato nel 1983, quando il telescopio spaziale Iras ha osservato quello che molti studiosi hanno catalogato come “segni inequivocabili della presenza di un disco circumstellare”, ossia polveri e detriti al cui interno erano presenti pianeti in formazione.

Nel 2008 alcuni ricercatori sono riusciti a osservare un puntino luminoso, identificato come pianeta e il primo ad essere mai stato fotografato in modo diretto nella luce visibile. Ma quell'interpretazione è stata subito contestata da molti astronomi, in quanto il presunto pianeta non era invece visibile in altre lunghezze d'onda, e di fatto era un “fantasma”.

Oggi però, grazie al Webb, i ricercatori sono riusciti a scoprire nuovi dettagli dei tanti oggetti e polveri che circondano la stella: sono identificabili almeno due anelli di detriti, molto simili agli asteroidi che formano la fascia di Kuiper nel nostro Sistema Solare, in cui sono presenti oggetti anche piuttosto grandi come Plutone e Eris. Il particolare allineamento dei due anelli di detriti sarebbe la prova dell'esistenza di almeno un pianeta  e di un sistema planetario in continua evoluzione. 

(Unioneonline/v.f.)

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