Gli astronomi del Dipartimento di Astrofisica dell'Università di Harvard hanno pubblicato un lavoro preliminare dove comunicano della possibile scoperta del primo pianeta extragalattico nella galassia M51. Distante dalla Via Lattea 31 milioni di anni luce, la galassia M51, soprannominata "Galassia Vortice", è famosa per la sua particolare forma che racconta dello scontro in corso fra due galassie che lentamente si stanno fondendo fra loro.

In questa galassia gli astronomi di Harvard studiavano da vario tempo una brillante sorgente di Raggi X, probabilmente una Stella di Neutroni o un Buco Nero originatisi dall'esplosione di una Supernova. Da tempo si era scoperto che la sorgente viene nascosta ogni 20, 30 minuti da una stella massiccia che le passa davanti eclissandola. Analizzando però ulteriormente i dati, si è visto che il calo di luminosità di questa sorgente potrebbe dipendere non solo dalla stella, ma anche ad un pianeta che orbiterebbe attorno a questo insolito sistema di due corpi celesti.

Chiamato M51-ULS-1b, il pianeta autore di queste "mini eclissi" sarebbe poco più piccolo di Saturno ed andrebbe ad aggiungersi all'ormai lungo elenco dei pianeti scoperti in orbita attorno ad altre stelle, che ha raggiunto il numero di circa 4.300. Ma M51-ULS-1b potrebbe segnare un'importante primato, essendo il primo ad essere scoperto in un'altra galassia confermando che i pianeti sono molto comuni nell'Universo. Per confermare questa scoperta saranno necessari altre osservazioni, ma la tecnica usata per questo tipo di osservazione, potrebbe essere usata per scrutare altre sorgenti di Raggi X in altre galassie, permettendoci di ampliare le nostre conoscenze sui pianeti extrasolari ed extragalattici. Inoltre, se la scoperta venisse confermata, bisognerà svelare il mistero di come un pianeta sia sopravvissuto all'esplosione della grande stella che ha originato il Buco Nero, o la Stella di Neutroni, che risulta visibile nei raggi X.
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